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mercoledì 31 marzo 2010

Rooney ha fatto crack

La beffa e il danno. Così si potrebbe riassumere per il Manchester United l’andata dei quarti di finale di Champions League. In vantaggio con Rooney nel primo tempo i red devils si fanno rimontare e poi superare dalle reti di Ribery e Olic. Un 2 a 1 giunto al 92’ con la collaborazione di Evra troppo morbido in occasione del secondo gol.

martedì 30 marzo 2010

Diego Della Valle lascia la Fiorentina

Diego Della Valle, patron e presidente onorario della Fiorentina, ha deciso di lasciare. Al termine del consiglio d’amministrazione straordinario odierno il numero uno della Tod’s con un comunicato ufficiale ha comunicato di voler abbandonare il ruolo fin’ora ricoperto. Nel comunicato si legge l’invito al popolo viola, a quei tifosi che realmente vogliono bene alla Fiorentina di continuare a sostenere quanti, come il fratello Andrea hanno lavorato e continuano a lavorare per il bene della società.

lunedì 29 marzo 2010

I rimpianti del Milan

In sette giorni il Milan ha buttato al vento tre grandissime opportunità. Due pareggi casalinghi (Napoli e Lazio) e una sconfitta (Parma) hanno impedito ai rossoneri di scavalcare un’Inter che avanza al rallentatore. La distanza adesso è di 3 punti che in virtù degli scontri diretti costringono il Milan ad arrivare un punto davanti ai nerazzurri per conquistare il tricolore. In casa di arrivo a pari infatti il tricolore rimarrebbe alla truppa di Mourinho.

sabato 27 marzo 2010

Il saluto di Prandelli

Anche i grandi amori finiscono. Quello tra Prandelli e la Fiorentina è destinato a terminare alla fine della stagione. Differenti vedute in sede di calciomercato hanno incrinato un rapporto che dura da ormai 5 anni. I rumors relativi a un prossimo approdo del tecnico di Oriznuovi sulla panchina della Juventus hanno fatto scoppiare un botta e risposta mediatico che rischia di protrarsi fino al termine della stagione.

venerdì 26 marzo 2010

La Juve si sbriciola al San Paolo

Intimorita, come mai prima. È questa la sensazione che ieri sera ha dato la squadra di Zaccheroni al cospetto di un Napoli tonico e intenso. Dov’è finita quella squadra granitica in difesa che solo lo scorso anno con Ranieri in panchina rappresentò la rivale numero 1 di un’Inter che viaggiava a velocità doppia rispetto a quest’anno? Svanita come i miliardi investiti durante l’estate scorsa.

giovedì 25 marzo 2010

La Juventus alla prova del fuoco

Toccherà a Napoli – Juve chiudere la trentesima giornata del campionato di serie A. Un posticipo interessante tra due squadre in piena corsa per l’Europa. Una sfida difficile per la Juve chiamata a riprendere la marcia di avvicinamento verso il quarto posto. Il pari tra Genoa e Palermo arrivato al 97’ grazie al rigore di Kharja per fallo di Sirigu su Criscito (ex bianconero) mantiene aperta la corsa all’ultimo posto utile per qualificarsi alla prossima Champions League. Con una vittoria al San Paolo sarebbe aggancio.

mercoledì 24 marzo 2010

Roma – Inter: che sfida!


Torna alla vittoria l’Inter nel turno casalingo infrasettimanale. Contro il Livorno, sempre più ultimo, Mourinho decide di far rifiatare alcuni titolari. Fuori Lucio, Samuel, Milito e Snejider (affaticamento) torna in campo Chivu, 2 mesi e mezzo dopo l’operazione alla testa. Senza brillare i nerazzurri segnano tre reti e dopo un’ora di gioco chiudono la pratica. Decide la doppietta di Eto’o e la rete di Maicon. Il camerunense, riproposto nel ruolo di prima punta, mostra di saper ancora essere quel bomber letale tanto apprezzato in Spagna. Un successo che chiude un ciclo di 3 gare senza vittorie e che mantiene a distanza di sicurezza le inseguitrici adesso appaiate a 4 punti di distanza. E sugli spalti compare un eloquente striscione contro i recenti capricci di Balotelli.

martedì 23 marzo 2010

Messi o Maradona? Paragone tra fuoriclasse di un calcio differente


Ieri pomeriggio mi sono trovato nel bel mezzo di una discussione su Facebook, motivo del contendere naturalmente un giudizio calcistico. Ci si interrogava su chi fosse più forte tra Maradona e Messi. Molti, soprattutto i più giovani, parteggiavano per Messi. È anche normale che lo facciano non avendo potuto ammirare el pibe de oro in azione. La pulce argentina gode oggi di quella visibilità televisiva che negli anni Ottanta non era neppur pensabile. La serie A si giocava solo la domenica pomeriggio e per le azioni salienti c’era 90° minuto. I campionati esteri? Solo sui giornali. Solo il mercoledì di coppe permetteva di seguire per intero le sfide continentali. Oggi tutte le partite vengono trasmesse in televisione. L’impatto che Maradona aveva nella partita era testimoniato da 2 o 3 minuti di filmato, non da 90 corredati da replay e analisi tecnico-tattica.

lunedì 22 marzo 2010

Sorpassi e rallentamenti: panoramica sui maggiori campionati europei

Nel vecchio continente regna l’incertezza. Liga, Premier, Bundesliga, Ligue 1 e serie A, mai come quest’anno abbiamo assistito, in vetta, a duelli così agguerriti.


Italia – Doveva essere la settimana del sorpasso da parte del Milan (59) nei confronti dell’Inter (60). Il pari interno contro il Napoli invece ha mantenuto i rossoneri a -1. La vittoria della squadra di Leonardo sembrava scontata, dimenticando che gli azzurri di Mazzarri in questo girone di ritorno hanno fermato tutte le big. Un’ 1 a 1 firmato Campagnaro e Inzaghi che va a vantaggio soprattutto della Roma (56). I giallorossi sono adesso a -4 dalla vetta e sabato all’Olimpico arriva l’Inter. I prossimi 10 giorni saranno intensissimi per i nerazzurri con 3 gare decisive, in ordine il turno infrasettimanale di campionato con il Livorno, la sfida di Roma e l’andata dei quarti di Champions contro il CSKA.

sabato 20 marzo 2010

Come on Carletto, adesso sotto con la Premier

Lui preferisce la Coppa. Non lo ha mai nascosto, anche la sua biografia porta questo titolo. La Coppa dei Campioni o Champions League è da sempre il grande obbiettivo di Carlo Ancelotti. Proprio per questo era giunto a Londra, scelto da Roman Abramovich per rendere il Chelsea il club migliore d’Europa. Chi meglio di lui che quella coppa l’ha alzata sia da calciatore che da allenatore. Invece i blues si sono dovuti inchinare all’Inter salutando già a marzo l’obbiettivo europeo. La stagione non è però finita. C’è ancora una Premier da vincere. Senza il doppio impegno tutte le energie saranno indirizzate verso il titolo nazionale che a Stamford Bridge manca dal 2006. 8 gare per battere la concorrenza di Arsenal e Manchester United, due squadre ancora impegnate anche in Champions League.

venerdì 19 marzo 2010

L’urna di Nyon sorride all’Inter


Già al termine della trasferta di Stamford Bridge l’augurio, in vista del sorteggio, era stato quello di evitare un top team. L’imperativo era schivare Manchester United e Barcellona. In casa nerazzurra Stankovic si era espresso in maniera diretta: “speriamo di pescare il CSKA”. L’urna l’ha accontentato. Saranno proprio i russi il prossimo avversario europeo dell’Inter. Una gara alla portata, forse contro la squadra meno forte delle 8 rimaste in corsa. Adesso sarà il campo a dire se si è trattato di fortuna o meno. L'andata sarà a san Siro, il ritorno sul sintetico di Mosca. Proprio il tipo di manto erboso e il fatto che i russi hanno appena iniziato il campionato costituitscono i maggiori punti interrogativi. L'Inter è assolutamente favorita.

giovedì 18 marzo 2010

Il tracollo della Juventus

Solo una settimana fa eravamo qui ad esaltare Zaccheroni, le sue capacità, l’impronta che era riuscito a dare alla squadra. Una Juve non spettacolare ma che sapeva fare punti. Poi la rimonta contro il Siena. Da 3-0 a 3-3, roba da squadra provinciale, non da Juve. Stasera il tracollo. Perdere a Londra contro il Fulham ci può stare soprattutto alla luce del 3 a 1 dell’andata. Le squadre inglesi hanno agonismo e ritmo superiore alle italiane e in casa sono sempre difficili da affrontare. Ma perdere 4 a 1 ed uscire da una competizione che seppur minore era diventata un ottimo modo per rimediare una stagione disgraziata è davvero incredibile.

La Champions ai raggi X: il Barcellona fa paura


Si è chiuso il primo turno a eliminazione diretta della Champions League edizione 2009/2010. Sono rimaste otto squadre in lizza per la conquista dell’ambito trofeo continentale. Quest’anno, novità assoluta, gli ottavi sono stati spalmati su quattro settimane, rendendo più intrigante la formula e garantendo maggior visibilità alle sfide.

martedì 16 marzo 2010

L’Inter va ai quarti


Le polemiche per l’ipotetico complotto, l’esclusione di Balotelli, la crisi di risultati…. tutto alle spalle. Il passaggio ai quarti di finale di Champions allontana le nuvole che si erano addensate sulla squadra di Mourinho e la rilancia, più forte di prima.

lunedì 15 marzo 2010

Ti amo campionato


Parafrasando una celebre canzone di Elio e le storie tese verrebbe voglia di urlare tutta la nostra ammirazione verso un campionato totalmente in bilico. Sembrava deciso, assegnato, chiuso, invece a 9 gare dalla fine tutto può ancora accadere. Colpa dell’Inter capace di dilapidare un vantaggio di tutto rispetto in sole 6 settimane, merito del Milan che ha continuato a crederci anche dopo la sconfitta netta nel derby di ritorno. Manca la Roma all’appello. I giallorossi hanno rincorso per 20 partite, hanno illuso, ma nel momento dell’aggancio hanno pagato un po’ di stanchezza. La squadra di Ranieri non è ancora del tutto tagliata fuori, 6 punti di distacco e il calendario, possono riportarla sotto. Per Totti e compagni sarebbe comunque un ottimo risultato anche il terzo posto, alla luce dell’inizio di stagione tribolato.


domenica 14 marzo 2010

Il Chelsea fa paura

Che vigilia diversa. L’Inter torna da Catania con tre reti sul groppone e un primato in classifica che si fa sempre più traballante. Il Chelsea rifila quattro sberle al West Ham e riprende la marcia verso la vetta della Premier. Con una partita da recuperare è virtualmente primo.


sabato 13 marzo 2010

Il crollo di Catania è l’ultima tappa di un mese da dimenticare


L’Inter perde 3 a 1 contro il Catania dell’ex Mihajlovic e dilapida un vantaggio che solo un mese fa sembrava incolmabile. Il rischio adesso è quello di svegliarsi lunedì mattina con il Milan a -1 e la Roma a - 4. Si può dire che il campionato è ufficialmente riaperto. Nelle ultime sei gare la squadra di Mourinho ha raccolto solo una vittoria, a Udine, quattro pareggi e una sconfitta: 7 punti, media retrocessione. Nel mezzo c’è stata anche la sfida al Chelsea, l’unica gara nella quale i nerazzurri hanno mostrato il proprio valore.


venerdì 12 marzo 2010

Tutto merito di Zac

La vittoria contro il Fulham proietta la Juventus verso i quarti di finale di Europa League. Due reti di scarto dovrebbero essere una garanzia in vista del ritorno tra 7 giorni a Craven Cottage. Un altro risultato positivo per i bianconeri che dopo l’avvento di Zaccheroni hanno decisamente cambiato marcia. Nulla di trascendentale, la Juve ha incontrato nelle ultime due uscite una Fiorentina con la testa già al Bayern e un Fulham che soprattutto fuori casa è avversario alla portata.

mercoledì 10 marzo 2010

Real Madrid e Milan… arrivederci

La Champions League perde due storiche protagoniste. La corsa di Milan e Real finisce già agli ottavi. Se ne vanno due club in grado di vincere ben 16 edizioni della Coppa. Due eliminazioni che bruciano ma dal significato molto diverso.

Tocca al Milan





La storia è dalla parte dei rossoneri. Nelle precedenti edizioni di Coppa dei Campioni quando il Manchester United si è trovato sulla strada del Milan è sempre stato eliminato. La più lontana, nel 1958, vide in semifinale il "diavolo" ribaltare il 2 a 1 dell'andata con un secco 4 a 0. Liedholm, Danova e la doppietta di Schiaffino lanciarono il Milan verso la finale poi persa contro il grande Real Madrid. In tutto sono 4 gli incroci tra il rossoneri e red devils. L'ultimo, nel 2007, è ancora vivo nella memoria dei tifosi. Fu la partita perfetta, il 3 a 0 che regalò alla squadra di Ancelotti la finale contro il Liverpool e la settima coppa.

martedì 9 marzo 2010

La Fiorentina esce a testa alta



Non ce l'ha fatta la viola a ribaltare la sconfitta dell'Allianz Arena. Ci ha provota, ha assaporato il guisto dell'impresa ma si è dovuta inchinare alla classe di Robben, vero trascinatore del Bayern Monaco.

Il primo tempo vede i viola passare in vantaggio al 28' grazie a Vargas. Frey poco dopo si supera e salva su Robben. La ripresa è ricca di emozioni. Jovetic segna il 2 a 0, ma Van Bommel riacciuffa la qualificazione con un tiro da fuori. Ancora Jo-Jo mette dentro il 3 a 1 al 63'. Nemmeno il tempo di esultare e Robben inventa la parabola vincente. Finisce 3 a 2 con i bavaresi che volano ai quarti.

Firenze ci crede: coraggio ed equilibrio per firmare l’impresa


Se tre settimane fa Ovredo e il suo assistente avessero fatto il loro dovere saremmo qui a parlare di un'altra partita. Un pari all’Allianz Arena, oltre a rappresentare un risultato di tutto prestigio per la viola, avrebbe permesso agli uomini di Prandelli di affrontare il ritorno con un altro spirito. Purtroppo sappiamo tutti com’è andata. Sembra la storia della piccola squadra vittima del potere, politico ed economico, del club prestigioso. Non sempre però il finale è già scritto. Stasera al Franchi la Fiorentina ha la possibilità di rifare la storia, quarant’anni dopo l’ultimo accesso ai quarti di Coppa dei Campioni. Servirà la gara perfetta: attenta in difesa, subire gol vorrebbe dire rendere ancora più difficoltoso il discorso qualificazione, e letale in attacco.


lunedì 8 marzo 2010

La domenica dei sorpassi

È stata la settimana dei cambi al vertice. Liga e Premier hanno visto importanti movimenti in testa alla classifica. Non cambia nulla invece in Bundesliga dove il Bayern Monaco (a riposo Ribery e Robben in vista del ritorno con la Fiorentina) pareggia con il Colonia ma riesce comunque ad allungare sul Leverkusen sconfitto a Norimberga. Balza al secondo posto lo Schalke 04.


In Inghilterra lo United approfitta del turno di riposo del Chelsea, impegnato in FA cup, per sopravanzarlo in classifica. Gli uomini di Ferguson vincono a Wolverhampton per 1 a 0 grazie alla rete dell’eterno Scholes e si portano in prima posizione a 2 punti dai blues. Anche l’Arsenal vince contro il Burnley e si riporta sotto, raggiungendo al secondo posto la squadra di Ancelotti. Tre squadre quindi in soli 2 punti e un campionato aperto più che mai. Non dovrebbe faticare troppo il Chelsea a riportarsi in testa. La gara da recuperare lo vedrà impegnato sul campo del Portsmouth, fanalino di coda e alle prese con i problemi economici che hanno portato la federazione a mettere il club sotto amministrazione controllata. Il match verrà giocato però il 24 marzo. Nel mezzo altri due turni di campionato e la gara di Champions.

domenica 7 marzo 2010

Tutti a caccia del quarto posto


Si fa sempre più interessante la lotta per la quarta piazza. Ormai decise le prime tre posizioni (Inter, Milan e Roma, vedremo in che ordine) sono cinque le squadre che si contendono l’ultima piazza buona per accedere alla Champions League, seppure dai preliminari. La sesta potrebbe essere il Genoa se riuscisse strappare un risultato positivo contro l’Inter a San Siro. Anche con un pari gli uomini di Gasperini potrebbero continuare ad alimentare le proprie speranze.

sabato 6 marzo 2010

È un pari inutile?


L’Olimpico si veste a festa: 70 mila spettatori, come nei grandi appuntamenti. Roma e Milan scelgono l’abito migliore. È una gara da vincere. Per tenere aperto il campionato e mettere pressione all’Inter il pari non serve.


FORMAZIONI
Leonardo per sostituire Pato sceglie Huntelaar, è la novità rispetto alla formazione annunciata. A centrocampo c’è Flamini. Ranieri ripropone Baptista, Toni va in panchina. In difesa Burdisso e Juan formano la coppia centrale. Vucinic gioca da prima punta con licenza di allargarsi sulla sinistra nella posizione che predilige. In porta torna Julio Sergio.

venerdì 5 marzo 2010

Roma – Milan: chi è l’anti-Inter?


Sabato sera l’Olimpico sarà teatro del big match della ventisettesima giornata del campionato di serie A. Il Milan sfida la Roma per continuare la rincorsa alla prima posizione e ridurre, in vista del posticipo Inter – Genoa, il divario dalla vetta. La Roma invece, ormai fuori dall’Europa punta a riprendere quella marcia interrotta domenica scorsa con il pari del San Paolo. Gli uomini di Ranieri, con 7 punti da recuperare dalla prima, non hanno ancora abbandonato il discorso scudetto. Una vittoria potrebbe ridare speranza ai giallorossi che tra qualche domenica riceveranno, sempre all’Olimpico, l’Inter. Due gare in casa contro le milanesi che potrebbero aprire scenari insperati dopo lo stentato avvio di campionato.

Il tecnico romanista, come abitudine, in conferenza stampa ha fatto da pompiere, Roma è una piazza sempre pronta ad accendersi e a sognare ma i giallorossi in questo momento hanno bisogno di tranquillità. Stop quindi ai discorsi su scudetto e rimonta. Ranieri sa che l’Inter è lontana e pretende che la squadra viva giornata dopo giornata. Ancora out Totti rientrerà invece Toni. L’ex Bayern dovrebbe scendere in campo dal primo minuto dirottando Vucinic sulla sinistra. Proprio lo scontro tra il montenegrino e Bonera potrebbe essere uno dei duelli chiave della sfida. Interessante anche lo scontro tra Pizarro e Pirlo, i due registi più forti della serie A. Ranieri dovrebbe scegliere di piazzare Perrotta nella posizione di trequartista con il compito di occuparsi, nella fase di non possesso, del 21 milanista. Nello schema tattico di Leonardo invece toccherà ad Ambrosini e Flamini mettere pressione al regista cileno, fulcro della manovra giallorossa. Nel ruolo di terzino destro Ranieri sembra intenzionato a proporre Burdisso con l’intento di limitare Ronaldinho.

Sui protagonisti potrebbero pesare le fatiche degli impegni con le rispettive nazionali. Non avrà questi problemi Ronaldinho, ormai escluso da Dunga ma voglioso di continuare, da protagonista, fino al termine della stagione. Proprio all’Olimpico lo scorso anno il Gaucho giocò una partita al di sotto delle attese e finì nel dimenticatoio. Sulla panchina c’era Ancelotti, era il Milan di Kakà.

Leonardo dovrà fare a meno di Gattuso, squalificato, e Pato. Il brasiliano sarà sostituito da Beckam ma c’è fiducia sul suo possibile recupero in vista della sfida di Manchester. A centrocampo spazio invece a Flamini, positivo domenica contro l’Atalanta. In casa rossonera la partita arriva in un momento particolare. Mercoledì infatti i rossoneri all’Old Trafford sfideranno il Manchester nel ritorno degli ottavi di Champions. Roma e Manchester: crocevia di una stagione.


Luca Paradiso

giovedì 4 marzo 2010

Che Italia sarà?


È terminato con un pareggio, 0 a 0, l’ultimo test premondiale della nazionale di calcio. Contro il Camerun non è stata una partita entusiasmante. Ritmi bassi e poche emozioni in un match che, collocato in un periodo caldo della stagione calcistica, ha regalato poche emozioni. Lippi ha dovuto rinunciare a diversi elementi che sicuramente faranno parte della lista dei 23. Fuori Buffon, Zambrotta, Grosso, Gilardino e Camoranesi il c.t. ha potuto sperimentare nuove soluzione sia a livello tattico che individuale. Soprattutto Bonucci e Cossu, tra i nuovi, hanno fornito indicazioni interessanti. Il difensore del Bari ha contenuto bene Eto’o, stella degli africani, e si è mostrato a proprio agio sia nel primo tempo con la difesa a tre che nella ripresa quando gli azzurri sono tornati all’antico ristabilendo la linea a quatto. Un esordio convincente che permette a Bonucci di avanzare la propria candidatura al ruolo di quarto centrale difensivo. Già sicuri del posto Chiellini, Cannavaro e Legrottaglie, dopo l’infortunio di Gamberini e il rifiuto di Nesta Lippi potrebbe aver trovato nel giovane difensore di Ventura la pedina mancante.


Degna di nota anche la prova di Cossu. Il centrocampista del Cagliari ha offerto buone giocate soprattutto nel primo tempo dove ha partecipato molto alla manovra degli azzurri. Lippi al termine della gara lo ha elogiato evidenziando nel piccolo centrocampista sardo quelle doti di dribbling e di verticalizzazione che ne fanno un adeguato vice-Camoranesi. Se davvero l’oriundo non dovesse recuperare in tempo per il mondiale potrebbe essere proprio Cossu l’elemento in grado di sostituirlo sia a livello tattico che tecnico. Nel Cagliari solitamente Allegri schiera Cossu dietro due attaccanti, classico trequartista di un centrocampo a rombo. All’occorrenza però il giocatore sardo ha saputo ricoprire bene anche il ruolo di interno di centrocampo. Lippi lo ha schierato largo a sinistra nel tridente con licenza di accentrarsi. Un elemento duttile quindi al quale manca solo un pizzico di esperienza in campo internazionale.

Le note stonate della gara vengono soprattutto dall’attacco. Attualmente le punte eleggibili stanno vivendo un periodo di appannamento. Gilardino dopo un ottimo inizio sta un po’ tirando il fiato ed accusando qualche acciacco. Pazzini non sta più segnando con la continuità di inizio stagione. Toni, tornato in Italia proprio per riconquistare l’azzurro, è alle prese con fastidiosi problemi muscolari. Ieri sera si è rivisto Borriello. Il centravanti del Milan in campionato è un fattore. Sta segnando con continuità e assicura tanto lavoro per la squadra. La speranza è che possa conservare questo stato di forma fino a giugno. Iaquinta è finalmente pronto a rientrare dopo un lungo stop, Totti è ancora in dubbio. E se Lippi decidesse di sorprendere tutti pescando il classico jolly. Rossi nel 1982 e Schillaci a Italia 90 furono le sorprese che lasciarono il segno. La storia potrebbe ripetersi anche in Sudafrica.


Luca Paradiso

mercoledì 3 marzo 2010

Lippi sceglie la difesa a tre. È solo un esperimento?


Nell’ultima amichevole premondiale il c.t. Marcello Lippi ha deciso di rispolverare la difesa a tre. Nella gara contro il Camerun Bonucci, Cannavaro e Chiellini formeranno la linea arretrata, sugli esterni Maggio e Criscito. Saranno quindi ben cinque i difensori in campo questa sera. Maggio infatti nelle precedenti apparizioni è sempre stato schierato come terzino. Dei cinque solo Bonucci è abituato a giocare con un sistema diverso. Il Bari di Ventura schiera infatti 4 difensori in linea. Con l’avvento di Zaccheroni la Juve ha iniziato a utilizzare la linea a tre, alternandola con quella a quattro. Proprio questo cambiamento tattico che coinvolge la squadra maggiormente rappresentata in nazionale può aver spinto Lippi a sperimentare un modulo tattico diverso che, all’occorrenza, potrà essere utile.

La mancanza di alternative ai vari Grosso e Zambrotta, fermi ai box da tempo e lontani dalla forma del 2006, spinge Lippi a sperimentare. È l’ultima occasione per farlo prima delle partite vere, quelle del dentro o fuori. Il fatto che sempre più squadre nel nostro campionato preferiscono giocare con tre difensori centrali (Genoa, Napoli, Juve) rappresenta un’inversione di tendenza. Erano anni ormai che le squadre di vertice avevano nella linea a quattro un punto fisso. Due centrali e due terzini fluidificanti per coprire meglio il campo ed avere spinta sulle fasce.

La carenza di esterni offensivi di ruolo eleggibili per il Sudafrica potrebbe imporre l’abbandono del classico 4-4-2. In Germania sugli esterni giocarono prevalentemente Camoranesi e Perrotta, quest’ultimo un centrocampista adattato all’occorrenza. Il disastro in Confederation cup nell’estate scorsa ha fatto accantonare per il momento l’idea del 4-3-3. Il recupero di Borriello potrebbe però essere utile anche per riproporre questo modulo, lo stesso adottato dal Milan. L’incognita Totti pesa anche in chiave tattica. Se decidesse di dire si il capitano della Roma potrebbe essere quella seconda punta adatta a giocare alle spalle di un centravanti forte fisicamente (Gila o Borriello). E se Cossu, già elogiato dal presidente di Laporta, dovesse ben figurare e convincere Lippi di avere tra le mani un giocatore di talento? Sono ancora tanti i punti interrogativi che circondano la nazionale a soli tre mesi dal torneo mondiale. La gara di questa sera potrebbe fornire indicazioni utili.


Luca Paradiso

martedì 2 marzo 2010

Cento giorni all'alba


Mancano esattamente 100 giorni al mondiale, il primo in terra d'Africa. Sono passati già quattro anni dall'esperienza tedesca che ci vide, per la quarta volta, alzare la Coppa. Saranno 3 mesi all'insegna dei dubbi, delle polemiche e delle esclusioni eccellenti. Perché ogni commissario tecnico dovrà necessariamente fare delle scelte e individuare i 23 più idonei a comporre la rosa mondiale.

Lippi dovrà sciogliere gli ultimi dubbi. Se almeno 16/17 giocatori sono già sicuri di far parte della spedizione azzurra, in questi ultimi mesi di campionato coloro che ambiscono a vedere il proprio nome nella fatidica lista dovranno mostrare sul campo di meritare la convocazione. E come spesso accade il c.t. dovrà fronteggiare la stampa sempre pronta ad appoggiare il calciatore di turno. Nel 2002 fu la volta di Roberto Baggio, invocato da tutti ma ignorato dal Trap, quest’anno chi sarà? Sicuramente un attaccante. Solo i goleador o i giocatori di grande classe (Beccalossi nel 1982) hanno la capacità di infiammare questo tipo di discussioni. Tramontato il partito pro Cassano, ormai ai margini anche nella Samp, sembra essere Balotelli il nome più invocato. Le sue ultime prestazioni lo hanno reso l’indiziato numero uno per il ruolo di ventitreesimo. Sarebbe una ventata d’aria fresca in una nazionale in là con l’età, un attaccante in grado di ricoprire più ruoli e bravo ad entrare anche a partita in corso. Lippi non gli ha ancora chiuso la porta, ma ha fatto capire che difficilmente super Mario sarà in Sudafrica. Il c.t. non ama giocatori dal carattere un po’ “particolare”, ma soprattutto non sopporta certe campagne mediatiche. Ha le sue idee e le porta avanti anche, molto spesso, in maniera impopolare.


Anche Maradona e Dunga hanno i loro problemini. Il pibe de oro ormai ci ha abituato a scelte impopolari. Nelle ultime convocazioni ha sistematicamente ignorato Zanetti e Cambiasso, colonne dell’Inter, e solo di recente ha ripescato Samuel, difensore di assoluto livello in grado di dare una sistemata a una difesa altrimenti non proprio ermetica. Dunga sa che comunque dovrà rinunciare a qualche big. Ronaldinho, Adriano, Pato, Ronaldo, chi sarà nella lista? Il Gaucho milanista ammirato negli ultimi mesi sembra tornato su ottimi livelli, Adriano ha ripreso a segnare con una certa frequenza, seppur nel campionato brasiliano, Pato è il giovane già campione che gli infortuni hanno un po’ escluso negli ultimi tempi e che rischia di non rientrare nei 23. E poi Ronaldo, per i brasiliani è il calcio e un mondiale senza il Fenomeno sarebbe un sacrilegio.

Anche Capello ha i suoi pensieri. Fuori Cole per infortunio con Bridge, sua riserva, deciso a rinunciare alla nazionale per la nota querelle con Terry, Don Fabio dovrà inventarsi il terzino sinistro. Altro dubbio sarà quello del portiere. Chi difenderà la porta della nazionale di sua Maestà. L’Inghilterra è una squadra fortissima ma proprio nell’estremo difensore ha una debolezza.

E infine la Francia. Domenech, alla sua ultima esperienza sulla panchina dei blues, ci ha ormai abituato a convocazioni strambe, Mexes e Frey ne sanno qualcosa.


Luca Paradiso

lunedì 1 marzo 2010

L’incertezza regna sovrana


Nei maggiori campionati europei è ancora aperta la lotta per il titolo. Siamo appena a marzo ed è sicuramente troppo presto per avere dei verdetti definitivi ma in Italia, Spagna, Inghilterra e Germania la situazione al vertice della classifca vede diverse squadre racchiuse in pochi punti.


In Italia l’Inter ha saputo ripartire dopo tre pareggi consecutivi e vincendo a Udine ha dato un segnale importante al campionato. In emergenze soprattutto difensiva i nerazzurri si sono affidati agli uomini di maggiore qulaità per vincere. Balotelli, Maicon e Milito hanno messo al firma sul 2 a 3 finale. Il Milan staccato di soli 4 punti rimane sempre in corsa. I rossoneri vincendo il recupero di Firenze e liquidando al pratica Atalanta si candidano ad essere il concorrente numero 1 nella lotta al tricolore. Pareggiando a Napoli la Roma invece si allontana dalla vetta. Sono 7 i punti di distacco dal’Inter. Domenica prossima è in programma la sfida tra gli uomini di Ranieri e il Milan. Una gara fondamentale in chiave classifica.

In Inghilterra il Chelsea ha rimediato una brutta sconfitta interna contro il Manchester City. Nella partita che vedeva di fronte Mancini e Ancelotti, ma soprattutto Terry e Bridge i citizens si sono imposti con un sonoro 4 a 2. Le doppiette di Tevez, Bellamy e Lampard hanno fissato il risultato finale e hanno permesso allo United di accorciare a -1 il distacco. La squadra di Ferguson non ha giocato in campionato ma è stata impegnata nella finale di Carling Cup vinta 2 a 1 contro l’Aston Villa grazie alla rete decisiva del solito Rooney. Anche l’Arsenal si tiene in corsa. I gunners, dopo la vittoria esterna contro lo Stoke city sono a soli 3 punti dal Chelsea. Il calendario sembra sorridere agli uomini di Wenger che nel girone di ritorno hanno già affrontato United, Chelsea e Liverpool.

In Spagna la lotta per la Liga è una questione tra Barcellona e Real Madrid. L’11 di Guardiola ha superato con un po’ di fatica il Malaga per 2 a 1. Al vantaggio di Pedro ha risposto all’81’ Valdo. Ma all’84’ un’invenzione di Xavi ha permesso a Dani Alves di servire a Messi l’assist giusto. Ampia vittoria del Real Madrid contro il Tenerife. La doppietta di Higuain, Kakà, Raul e Ronaldo sono gli autori delle 5 reti che tengono i blancos a -2 dal Barca. Più staccate le altre con il Valencia a guidare il gruppo che si lotterà i posti utili per la prossima Champions League.

In Germania il Bayern Monaco completa l’operazione rimonta e approfittando del pari del Leverkusen balza solo in vetta alla Bundesliga con 2 punti di vantaggio. Contro l’Amburgo decide una rete di Ribery. Al terzo posto lo Schalke 04 mantiene invariato il distacco di 4 punti. Tre squadre in corsa per la vittoria finale, ma il Bayern di Van Gaal dopo l’inizio stentato ha saputo recuperare e si candida al ruolo di grande favorita.


Luca Paradiso