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martedì 7 dicembre 2010

Se non sei blaugrana non ti premiamo...

Il Pallone d'oro 2010 avrà un podio monocolore, o meglio bicolore: rosso e blu. Solo il Milan di Sacchi fece qualcosa di simile sul finire degli anni 80, ma quella squadra ebbe il merito di sollevare la Coppa dei Campioni e i suoi migliori interpreti vinsero anche il campionato Europeo. Il Barcellona invece nel 2010 ha fallito l'appuntamento più importante, la Champions. Nessun dubbio sul fatto che i catalani siano i migliori interpreti del calcio europeo, ma se davvero il titolo di miglior calciatore europeo viene attribuito a chi ha vinto da protagonista, allora qualcosa non torna. Non si tratta di un premio al più forte, ma al migliore nell'anno solare. Con tutti i dubbi che un riconoscimento individuale in uno sport di squadra può lasciare.


Già l'esclusione di Milito dalla rosa dei 23 aveva fatto sorgere molti dubbi, anzi molti sospetti. Forse vestire i colori del Barcellona dà qualche punteggio in più. Loro sono forti, belli, sportivi (…) quindi come non premiarli. E non importa se nella semifinale di ritorno contro l'Inter fecero partire gli idranti per evitare che le orde barbariche nerazurre profanassero il Camp Nou.

La storia non doveva andare così, o meglio i cervelloni del calcio non volevano andasse così. Però il bello dello sport è proprio questa sua imprevedibilità: non sempre i più forti vincono.



Xavi, Iniesta e Messi. Tra questi tre nomi uscirà quello del migliore. A questo punto il mio personale favorito è Xavi. Si ratta di tre fuoriclasse assoluti, ma con un'annata alle spalle molto diversa.

Iniesta ha pagato una stagione ricca di infortuni e povera di partite. Ha messo lo zampino sulla Coppa del Mondo ma può bastare un gol per decidere un premio simile?

Messi... non si discute. Fortissimo, imprendibile, impeccabile, prototipo perfetto del calciatore da ammirare, ma ha fallito gli esami più importanti. Nella partita più attesa con il Barcellona, la semifinale di Champions, non ha lasciato il segno. Ha giocato un mondiale come un normale calciatore, senza incidere, ed è naufragato insieme all'albiceleste. Se davvero il Mondiale può spostare tanti voti, Messi deve necessariamente pagare il suo cattivo torneo. Ha vinto la Liga, da capocannoniere. Ma pure Drogba ha vinto la Premier e Rooney ha fatto un'annata fantastica a livello di segnature. Due nomi a caso che con Leo condividono un mondiale fallimentare.

Rimane Xavi, la mente del Barcellona, il faro della Spagna. Se davvero si vuole premiare la continuità e il giocatore che ha fatto la migliore annata, tra i tre scelgo il piccolo regista catalano.



Luca Paradiso

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