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martedì 16 agosto 2011

Fabregas al Barcellona

Cesc Fabregas è, nuovamente, un giocatore del Barcellona. Il catalano, otto anni dopo la propria partenza, torna nella squadra che lo ha cresciuto fino all'età di 16 anni. Il club che, pur lanciando campioni in continuazione, non aveva saputo vedere le potenzialità del piccolo centrocampsita, tanto da spedirlo in Inghilterra come saldo dell'acquisto di Silvinho.

Finisce così una lunga e, onestamente, noiosa telenovela di calciomercato. Tre anni di ammiccamenti, trattative, passaggi imminenti poi saltati. Fabregas lascia l'Arsenal, la squadra che lo ha reso giocatore di livello inernazionale, che gli ha affidato, a poco più di 18 anni, le chiavi della squadra. Lascia Wenger, il manager capace di scovarlo e farlo crescere. Un'addio che crea un vuoto nei tifosi dei gunners, amareggiati da questa scelta e, leggendo nei vari forum e blog, dispiaciuti per quello che suona come un tradimento. Il sacrificio di Cesc rientra nell'ottica di un club ormai abituato a incassare sterline da cessioni eccellenti. Anche da un punto di vista tecnico la partenza ci sta. Fabregas ormai non aveva più voglia di vestire la maglia dell'Arsenal e l'ultima stagione, condita da infortuni e poche prestazioni "alla Fabregas", ne è la testimonianza.

Il suo arrivo al Barcellona rende la rosa di Guardiola ancor più ampia e competitiva. Tuttavia viene da chiedersi, avrà spazio nell'11 titolare? Per caratteristiche dovrebbe sostituire Xavi. Nel centrocampo a tre di Guardiola infatti Busquets è l'uomo che da equilibrio, Iniesta il tuttofare che spacca le partite e il 31enne catalano il classico regista. Unico al mondo per caratetristiche, Xavi interpreta il ruolo di play in modo unico. Come Fabregas non saprebbe fare. L'ex Arsenal infatti è più offensivo e meno manovriero.
Forse il Barca ha voluto mettersi in casa l'erede di Xavi, che tuttavia a 31 anni ha ancora davanti almeno 3 stagioni ad alto livello. In rosa inoltre c'è quel Thiago Alcantara di cui si palra un gran bene e che adesso rischia di veder ridotto il proprio minutaggio. 
Onestamente trovo difficile inquadrare l'arrivo di Fabregas? Perchè il Barcellona ha deciso di spendere quasi 35 milioni per un centrocampista che rischia di diventare un'alternativa, di lusso, ma non un titolare?
A meno che Guardiola non decida di cambiare modulo tattico. Con un rombo a centrocampo potrebbero trovare spazio tutti, sacrificando una punta. Ma anche in attacco i blaugrana hanno investito forte, acquistando il cileno Sanchez. Inoltre l'abbandono del 4-3-3 suonerebbe come un'abiura verso uno schieramento che ha reso i catalani la squadra più vincente del presente. Nel calcio è fisiologico cambiare, l'immobilismo non garantisce continuità di successi. Quello che non comprende è: perchè Guardiola si ostina a cercare nuove soluzioni (Ibra due anni fa ne è un esempio) se poi comunque è sempre il vecchio Barcellona a garantirgli successi?

venerdì 5 agosto 2011

Che brutto sorteggio...l'Udinese pesca l'Arsenal

Senza farsi troppe illusioni: l'Udinese ha pochissime possibilità di accedere al tabellone della Champions League. L'urna, già piena di insidie, gli ha regalato il peggior avversario possibile. Contro l'Arsenal serve un'impresa super.



Avesse preso il Benfica se la sarebbe potuta giocare, forse anche contro il Lione, ma le altre tre (Villareal, Bayern Monaco e Arsenal) oggettivamente hanno qualcosa di più. Non si tratta solo di club blasonati e abituati a giocare competizioni del genere, ma di rose altamente competitive e assortite. L'Arsenal, soprattutto, è quella che ha cambiato meno in questo calciomercato e, salvo offerte dell'ultima ora, il 16 agosto potrà fare affidamento anche su Fabregas e Nasri. I due, uniti ai vari Song, Wilshere, Van persie, Walcott, fanno veramente paura a un'Udinese uscita dal mercato con molti punti interrogativi. Partiti Sanchez e Inler non è arrivato nessun calciatore di esperienza, ma altri possibili grandi calciatori che dovranno dimostrare immediatamente di che pasta sono fatti.



L'Arsenal gioca da diverse stagioni nello stesso modo. Tanto, talvolta troppo, possesso palla, sfruttamento del campo nella sua ampiezza e scambi rapidi tra i molti centrocampisti dotati di ottima tecnica individuale. Se ci si vuol affidare ai numeri Wenger manda in campo i suoi con un 4-2-3-1 che ha in Van Persie un terminale atipico, molto diverso dal centravanti punto di riferimento che chi adotta lo schema a un solo attaccante spesso predilige. L'olandese ama svariare e questo suo modo di giocare talvolta rischia di creare dei vuoti in area di rigore. Se si vogliono trovare difetti ai gunners bisogna cercare nella poca concretezza che talvolta la squadra dimostra; quando per la giocata fine a sé stesso, o per la voglia di entrare in porta con il pallone tra i piedi, viene vanificata la gran mole di gioco prodotta. Oppure il reparto difensivo non è sempre impeccabile e talvolta lascia evidenti buchi agli avversari.



Se Guidolin vorrà almeno tentare l'impresa dovrà costruire il doppio confronto su questi limiti. Di Natale potrebbe sfruttare la maglie troppo larghe di una difesa che spesso viene lasciata sguarnita da terzini abituati a proporsi costantemente in fase offensiva. Lasciando il pallino del gioco in mano ai gunners e costruendo due linee vicine e compatte si può provare... certamente non sarà facile.

martedì 2 agosto 2011

Calcio d'estate, quando finirai

Manca ancora quasi un mese (purtroppo) alla chiusura del calciomercato. L'estate, con le sue trattative vere o presunte, è ormai il periodo dell'incertezza e delle banalità. Trasferimenti annunciati e mai conclusi, affari saltati all'ultimo momento... un tourbillon di voci che hanno l'unico pregio di far sognare tifosi delusi e desiderosi di vedere la propria squadra vittoriosa.

Ancora un mese che sicuramente regalerà colpi sensazionali. Si parla di Fabregas al Barcellona (la storia ormai è vecchia di anni e chissà se si concluderà), di Sneijder al Manchester United, di Nasri al City. Grandi giocatori che potrebbero spostare gli equilibri e che non permettono, al momento, di stilare una reale griglia delle favorite dei vari campionati.

Ciò che è emerso da questa pazza estate è l'apparizione di "nuovi ricchi". Malaga, Paris saint Germain e Anzi stanno ripercorrendo i passi del Manchester City e ancor prima del Chelsea. Squadre dalla tradizione modesta che, grazie ai dollari del petrolio o del gas, tentano di accaparrarsi sul mercato i migliori giocatori, nel tentativo di comprare quel fascino che solo coppe, titoli e storia possono dare.

Fortunatamente tra poco si comincerà a giocare. Venerdì parte la Bundesliga, seguita, il giorno successivo, dalla Ligue 1, il 13 agosto tocca alla Premier, poi Liga e Serie A.Tutti in campo insomma, prima che il mercato chiuda.