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mercoledì 9 giugno 2010

Il tempio dell'Athletic Bilbao: il San Mames

Il San Mames da fuori
Il San Mames non è uno stadio qualsiasi. E' la casa dell'Athletic Bilbao, è la Catedral. Costruito nel 1913 su un terreno precedentemente occupato da una chiesa (dedicata a San Mames da cui prende il nome) ha una capienza di circa 40 mila posti. E' famoso per l'arco che sovrasta e sorregge la tribuna nord.

L'arco
















Una delle entrate


Seppur con molti rimpianti, a partire dalla stagione 2013/14 verrà sostituito da un nuovo impianto, più grande, che sorgerà nel terreno di fronte all'attuale e verrà chiamato San Mames Barria.

Il San Mames Barria

L'Athletic è un club particolare, orgoglioso delle proprie radici. Annovera, per scelta, tra le sue fila solo calciatori nativi o originari dei Paesi Baschi oppure cresciuti calcisticamente nelle giovanili delle squadre basche. Una scelta che lega il club all'identità di una regione orgogliosamente impegnata nella difesa delle proprie diversità culturali, linguistiche, sociali. Una politica sostenuta, negli anni, dai soci del club. L'Athletic, al pari di Real e Barcellona, ha preso parte a tutte le edizioni della Liga, senza mai retrocedere in Segunda Division.







Otto titoli nazionali (l'ultimo nel 1984), 23 Coppe nazionali e 1 Supercoppa di Spagna arricchiscono un palmares di tutto rispetto. L'Athletic ha scelto, fino alla stagione 2007 di non sporcare la propria divisa con nessuno scritta pubblicitaria. Una decisione che ha precluso possibili entrate che avrebbero significato maggiori disponibilità economiche anche in ottica calciomercato. 

Il nome Athletic, chiaramente di ispirazione inglese, fornisce una precisa testimonianza del fatto che il football venne importato nella città bilbaina, e nell'intero golfo di Biscaglia, dai marinai inglesi che, tra XIX e XX secolo giungevano numerosi nel porto della città.

Il leone imbalsamato all'interno del San Mames


Alcuni giocatori "mitici" che hanno vestito la maglia bianco-rossa:

Rafael Moreno Aranzadi soprannominato Pichichi, attaccante formidabile morto nel 1922 a soli 22 anni. In suo onore ogni anno il capocannoniere della Liga viene insignito del titolo di Pichichi.

Jose Angel Iribar, portiere recordman di presenze (466) con la maglia dell'Athletic e vincitore del premio Zamora (miglior portiere della Liga) nel 1970.

Telmo Zarraonaindia Montoya soprannominato Zarra, attaccante vincitore del premio Pichichi per ben 6 volte. Nella stagione 1950/51 mise a segno 38 reti, record ancora imbattuto.

Julen Guerrero, uno dei più talentuosi centrocampisti spagnoli degli ultimi 20 anni.

Andoni Zubizarreta, portiere poi passato al Barcellona ma artefice, giovanissimo, dell'ultimo titolo del Bilbao.  

Javier Clemente, lo sfortunato e talentuoso calciatore che disputò solo 54 gare nella Liga prima di arrendersi a un grave infortunio. Guidò, come allenatore, l'Athletic alla conquista della Liga edizione 1982/83 e 83/84.

Andoni Goikoetxea Olaskoaga, il gigante di Alonsotegui, noto per il fallo su Maradona che causò la rissa nel corso del match Barcellona-Athletic.


Luca Paradiso

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