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giovedì 29 aprile 2010

La Champions delle sorprese

Alzi la mano chi a settembre aveva pronosticato un epilogo simile. Chi aveva predetto che a giocarsi la Coppa a Madrid sarebbero giunte Inter e Bayern Monaco. Pochi romantici e alcuni fiduciosi tifosi. Non che i due club fossero inferiori alle altre 30 partecipanti ma erano sicuramente catalogate nella liste delle outsider. Due nobili del calcio europeo non ancora pronte a competere con le big inglesi e spagnole. Invece il campo ha smentito tutto.

lunedì 26 aprile 2010

La panchina del Milan scotta

Non è semplice allenare il Milan. Scontato! I rossoneri sono una delle big del calcio europeo, protagonisti obbligati sia in Italia che in Europa. Una società di blasone, con grandi giocatori, chiamata ogni anno ad essere protagonista. Talvolta però le difficoltà non si fermano al fatto tecnico. Sono soprattutto i rapporti, non sempre idilliaci, con il presidente a rendere complicata la vita.

giovedì 22 aprile 2010

Inter e Bayern Monaco: piccolo passo verso la finale

Troppo presto per parlare di verdetti. L’andata delle semifinali di Champions non ha deciso ancora chi si contenderà la Coppa a Madrid il prossimo 22 maggio. 90 minuti sono ancora tanti e ricchi di insidie. Sicuramente le due gare giocate hanno mostrato come, spesso, l’urna si diletti in regalare intrecci “strani”. Dopo gara-1 si può dire che Inter - Barcellona, per il valore delle due squadre e la qualità dello spettacolo, è una finale anticipata. Neppure paragonabile lo spettacolo dell’’Allianz Arena tra Bayern e Lione.

lunedì 19 aprile 2010

Controsorpasso giallorosso

È durata meno di 48 ore la fantasia nerazzurra. La vittoria di venerdì contro la Juventus aveva riportato la banda di Mourinho in vetta alla classifica, alimentando le speranze di poter, anche dopo il derby capitolino, continuare a guardare tutti dall’alto dei 70 punti. Il controsorpasso firmato Miacon ed Eto’o poteva mettere pressione ai giallorossi chiamati a fare risultato pieno nel posticipo domenicale, nella tanto attesa stracittadina contro la Lazio.

sabato 17 aprile 2010

Che bello il derby!!!

Manchester, Barcellona, Londra e Roma. Peccato che l’eruzione del vulcano islandese sta limitando i voli europei altrimenti che bello sarebbe un tour per gli stadi continentali per vedere questi derby.



Si inizia con Manchester, ore 13.45, al City of Manchester il City ospita lo United. La squadra di Mancini già battuta all’andata ed eliminata in FA cup proprio dai red devils prosegue la rincorsa alla quarta posizione che significherebbe Champions. Il City nella più importante competizione europea diventerebbe una meta ambita da tantissimi calciatori. Le disponibilità economiche non mancano certamente. Ferguson invece si gioca proprio nel derby le ultime chance di ridurre lo svantaggio dal Chelsea. Una stracittadina che solo qualche anno fa avrebbe avuto poca storia ma che oggi è quartier nobili della classifica. Ci sarà anche Rooney, non ancora al 100%. In casa citizens Mancini potrà disporre del suo asse, Tevez.

venerdì 16 aprile 2010

Il derby di Roma decide il tricolore

E’ la stracittadina più sentita. Una partita che da sola può valere una stagione. Zeman l’aveva definita una gara uguale alle altre, ma né laziali né romanisti la pensano così. Vale tanto anche quando non influente nella definizione della classifica, figurarsi se può spianare la corsa scudetto a una delle due.

mercoledì 14 aprile 2010

Benitez alla Juventus

La dirigenza della Juventus ha scelto. Non sarà Prandelli il prossimo allenatore della Vecchia Signora. A meno di clamorose svolte il tecnico di Orzinuovi, dopo i dissapori con Diego Della Valle, avrebbe deciso di continuare la propria avventura con i viola rispettando quel contratto che lo lega fino al 2011 alla società gigliata. Il cuore ha prevalso e l’affetto dimostrato dal popolo del Franchi ha convinto il mister a non accettare la corte della Juventus. Questione di cuore, come molto spesso è successo nella carriera di Prandelli.

lunedì 12 aprile 2010

Zero tituli?

E se la “profezia” gli si rivoltasse contro? Lo scorso anno Mourinho lasciò di stucco l’intero mondo pallonare con la famosa conferenza stampa da cui nacque lo slogan “zero tituli”. L’Inter era appena stata eliminata dalla Champions ma comandava saldamente il campionato. Il tecnico di Setubal di fronte alle critiche piovute addosso alla squadra incapace di primeggiare anche in Europa coniò l’espressione più spiritosa e più usata dal suo sbarco in Italia.

venerdì 9 aprile 2010

El clasico decide la Liga


Sabato sera al Santiago Bernabeu va in scena ‘El clasico’, il match più prestigioso e atteso del campionato spagnolo. È la gara decisiva per l’assegnazione del titolo di campeon. Il castigliano Real contro il catalano Barcellona, due culture, due modi diversi di intendere il calcio. Le squadre sono appaiate in vetta con 77 punti. A 7 gare dalla fine passa tutto da questo match. Una vittoria dell’una o dell’altra squadra potrebbe indirizzare in maniera definitiva lo sprint finale. Real e Barca hanno dato vita sin dalla prima giornata a un testa a testa emozionante e serrato, un campionato nel campionato. Sempre vicinissimi i due club si sono alternati in vetta senza però mai accennare la fuga. Il Real viene da una striscia di vittoria impressionante, in casa sono ben 15. Il Barcellona invece ha confermato in Champions di attraversare un ottimo stato di forma. I blaugrana sono la squadra più forte e spettacolare del calcio continentale. Xavi, Iniesta, Ibra, Dani Alves, Henry e soprattutto Messi: campioni al servizio del collettivo.

giovedì 8 aprile 2010

Le inglesi salutano la Champions

E  le inglesi? Tutte eliminate. Non succedeva dal 2003 che nelle quattro semifinaliste di Champions League non ci fosse neppure una squadra di Sua Maestà. Nelle edizioni 2007, 2008 e 2009 ben tre squadre britanniche giunsero in semifinale. L’eliminazione del Manchester United invece, clamorosa per il modo in cui è maturata, sembra quasi chiudere un ciclo, una consuetudine. Le quattro partecipanti all’edizione 2010 della Champions, le fab four per motivi diversi hanno terminato la loro corsa. Adesso tocca a Liverpool e Fulham, in Europa League, tenere alta la bandiera del calcio d’Oltremanica.

martedì 6 aprile 2010

Il Barcellona è battibile? L’Arsenal ci prova

Non esistono squadre insuperabili. Non lo era il Milan degli invincibili, né il Real dei galacticos, tanto meno lo è il Barcellona di Messi. I blaugrana sono una squadra dall’altissimo tasso tecnico in grado di produrre un possesso palla snervante per gli avversari che, costretti a rincorrere i sapienti tocchi di Xavi e Iniesta, rischiano un torello prolungato. Ne sa qualcosa Wenger. Il tecnico dei gunners nell’andata dei quarti di Champions, all’Emirates, ha sperimentato sulla propria pelle quelle caratteristiche che hanno reso la squadra di Guardiola la più bella espressione del calcio moderno. Sei giorni fa, almeno nei primi 45 minuti fu un monologo blaugrana. Ben 15 tiri nella porta di Almunia e un predominio totale. Ma nessun gol. Al Barcellona piace specchiarsi. Fino allo scorso anno con Eto’o avevano quel finalizzatore implacabile che dentro l’area di rigore era in grado di capitalizzare tutta la mole di gioco prodotta. Quest’anno con Ibra hanno migliorato in fisicità e tecnica ma hanno aggiunto alla rosa un altro solista, un prestigiatore della sfera, un attaccante atipico molto meno bomber del camerunense ora all’Inter.


venerdì 2 aprile 2010

Premier e Bundesliga: si decide tutto

Turno pasquale, gare decisive. Non siamo ancora al momento dei verdetti finale ma il prossimo turno potrebbe dare indicazioni importante nell’assegnazione dei titoli nazionali inglese e tedesco.

giovedì 1 aprile 2010

Milito e Ibra: storie incrociate di due bomber tanto diversi

Il mago e il principe hanno modi diversi di giocare. Il primo inventa calcio, tenta la giocata raffinata, per palati fini, l’altro invece è essenziale quanto spietato, un cecchino, forse il più pericoloso attaccante in circolazione negli ultimi 16 metri. Uno è svedese, nordico, distaccato. Nelle sue vene scorre sangue bosniaco e croato. È cresciuto nell’Ajax, fucina di talenti. È maturato nella Juve ed è esploso nell’Inter. Non ha mai messo radici e alla prima occasione ha fatto le valigie verso Barcellona, nuovo eldorado calcistico. L’altro è argentino, figlio di emigrati italiani. È giunto tardi nel calcio che conta ma dovunque ha giocato ha lasciato il segno e realizzato tanti gol. Genova lo ama e Milano è ai suoi piedi. Ci ha messo pochissimo a far dimenticare Ibra.