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mercoledì 3 novembre 2010

Inter: che batosta! Il Tottenham supera i nerazzurri e ipoteca il primo posto

Che succede all'Inter? Neppure 15 giorni fa aveva battuto il Tottenham a San Siro grazie a una partenza sparata e una serie di episodi positivi. Ieri sera è uscita battuta da White Hart Line senza dare mai l'impressione di poter comandare la gara. Gli Spurs grazie ad alcune interessanti situazioni hanno fatto un'ottima gara, meritando i 3 punti.

Si possono identificare tre fattori decisivi: intensità, assenze e Bale.



Intensità: le squadre inglesi, è risaputo, riescono a dare il 110% in casa. Partono forte e se non trovano un'avversario in grado di ribattere colpo su colpo riescono a mantenere una pressione costante. Ieri sera il Tottenham ha messo quel furore agonistico necessario per portare a casa i 3 punti. Quando una squadra arriva sempre prima sulla palla e riesce a vincere tutti i duelli individuali è difficile che perda. Così è stato. Bale ha annichilito Maicon, Assou-Ekotto ha limitato Biabiany senza problemi. Hutton ha fatto una gara senza grandi apprensioni contro Pandev, Lucio e Samuel hanno dovuto faticare contro quel pennelllone di Crouch. A centrocampo Zanetti e Muntari possono garantire corsa e quantità, ma scarsissima qualità. Tanti segnali che portano a una conclusione: gli Spurs hanno avuto maggior voglia di portare a casa i 3 punti, una carica agonistica che i nerazzurri hanno smarrito. Proprio a Londra 8 mesi contro il Chelsea i nerazzurri superarono un'esame fondamentale. Ieri sera hanno fallito in maniera innegabile. Certamente le due gare non sono paragonabili, allora era una gara decisiva, ieri sera solo la 4° giornata di un girone eliminatorio comunque positivo.


Assenze: tirare in ballo gli assenti non vuol dire accampare scuse. Senza un reparto intero (Motta, Cambiasso, Stankovic e Mariga) Benitez ha dovuto dare le chiavi della squadra a Zanetti e al ripescato Muntari. Proprio il ghanese è sceso in campo non al top e dopo un'ora ha dovuto abbandonare la gara. Mancano i giocatori in grado di dare qualità: Motta e Stankovic e soprattutto il sapiente Cambiasso. Però bisognerebbe capire il perchè di tutti questi infortuni. È vero c'è stato il mondiale, ma in Sudafrica erano presenti pure Eto'o, Sneijder, Lucio, Maicon, 4 che fin'ora hanno saltato pochi minuti. Forse sta incidendo il cambiamento nelle metodologie di allenamento.


Bale: tre reti all'andata dovevano far capire che sarebbe stato rischioso affrontare il gallese in campo aperto, senza i necessari raddoppi. Tenendo conto anche del fatto che Maicon non è quel pendolino che tutti ricordano. Invece Biabiany non ha garantito aiuto e non ha nemmeno limitato le sovrapposizioni di Assou-Ekotto. Bale-Maicon è stato un mismatch decisivo, il più decisivo.





Con il senno di poi è facile adesso dire quello che Benitez avrebbe potuto fare. L'unico rammarico è quello di non aver visto Milito prima in campo. Al momento dell'infortunio di Muntari forse sarebbe stato meglio inserire il principe invece del giovane Nwanko. C'era una gara da recuperare e con un po' di peso in più in attacco forse poteva nascere un'altra partita.





Luca Paradiso

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