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lunedì 12 luglio 2010

Spagna mundial: il trionfo del tiqui-taca

Erano tra i favoriti della vigilia. Hanno alzato la coppa. Sono i più forti. Lasceranno il segno, oppure il modello spagnola è destinato a rimanere relegato nei confini iberici?

La vittoria di Casillas e compagni rappresenta un'importante fattore sul quale sarà necessario discutere e riflettere. Non si può parlare di un modello vincente perché nel calcio non esiste un modello in grado di assicurare successi. L'Italia, per esempio, con il suo calcio essenziale e pragmatico ha negli anni racimolato vittorie sia a livello di nazionali che di club. Un calcio, il nostro, molto diverso da quello spagnolo o inglese o tedesco, ma comunque efficace e spesso sinonimo di successo. Prova provata che non esiste un unico modo per raggiungere la vetta. C'è chi lo fa privilegiando il gioco e la spettacolarità, chi puntando su difesa e contropiede, chi affidandosi a temperamento e forza fisica.

La Spagna mundial però ci da alcune interessanti indicazioni. La Roja, per la prima volta sul tetto del mondo, ha potuto beneficiare di una generazione formidabile fatta di grandi palleggiatori. Una squadra che ha confermato come nel calcio anche la difesa può essere interpretata in maniera differente. Gli italiani, da sempre campioni dell'organizzazione tattica, nel 2006 avevano trionfato grazie a un reparto arretrato granitico, abituato a difendere molto basso e a chiudere ogni spazio agli avversari. La Spagna invece ha mostrato come si possa difendere attaccando. Tenere il possesso palla, sfruttare l'ampiezza del campo e muovere in orizzontale la sfera permette alla Spagna di far passare il cronometro, di attendere il momento giusto per individuare il pertugio e tentare l'assalto alla porta avversaria. E come insegnava il Barone Liedholm “quando la palla l'abbiamo noi gli avversari non possono creare nessun pericolo”.
Per adottare questa tattica sono necessarie alcune peculiarità: una grande capacità tecnica, il continuo movimento senza palla, pazienza e predisposizione. Tutte caratteristiche che la Spagna ha, Xavi né è il massimo esperto ed interprete.



Luca Paradiso

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