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venerdì 3 settembre 2010

La stagione è ripartita

Finalmente è tornato il campionato. Non ne potevamo più di trattative, anticipazioni e contrattazioni: un’estate povera di trasferimenti ma ricchissima di parole. Si è tornati in campo ancor prima della chiusura dei trasferimenti e la prima giornata ha comunque fornito alcune importanti anticipazioni.

La Juventus non è ancora pronta per riprendersi quel posto di big che gli spetta. Del Neri e Marotta hanno costruito una squadra nuova ma senza top player. Diego è stato venduto per molto meno di quanto era stato acquistato. L’unico giocatore al quale forse era meglio dare una seconda chance ha fatto ritorno nella Bundesliga. È arrivato Quagliarella, buon attaccante ma non di primissima fascia. Osannato per quei 45 minuti, con gol annesso, nel mondiale sudafricano è stato accolto con grande scetticismo a Torino. Si sognavano Dzeko, Pazzini e Ibrahimovic. È arrivato lo scugnizzo ex Udinese. Del Neri dovrà lavorare su un gruppo giovane ma chiamato immediatamente a fare risultato. Bonucci, Pepe, Martinez, Krasic e Aquilani: buoni acquisti per puntellare una squadra già forte. Saranno in grado di rigenerare la Vecchia Signora e proiettarla tra le prime quattro?

Il Milan invece sembra desideroso di tornare protagonista. Non è il 4 a 0 rifilato al Lecce che fa ben sperare, ma i movimenti sul mercato degli ultimi giorni. Che strano però… per mesi Galliani ha invocato l’austerity e poi in 48 ore ha concluso gli acquisti di Robinho e Ibra. I due verranno pagati, dilazionati, grazie alle cessioni di Huntelaar e Borriello, ma faranno comunque lievitare il monte ingaggi. A livello tecnico la squadra di Allegri ha adesso un attacco fortissimo e perfetto per la seria A. Ibra, se non ha dimenticato come si fa, vince le partite da solo, Robinho ha la giocata sempre pronta. Pato se saprà preservarsi fisicamente è destinato a un’annata super. Gli unici dubbi sono legati ai comportamenti extracalcistici: Robinho-Dinho è una coppia d’oro anche fuori dal campo di calcio.
La collezione di figurine continua, ma almeno stavolta Galliani e Berlusconi hanno scelto calciatori ancora in gado di fare la differenza. Qualche intervento anche in ruoli più oscuri sarebbe stato utile. Un altro difensore e un centrocampista erano le priorità di Allegri. Ma spendere per chi accende le fantasie è la parola d’ordine dei rossoneri.

Quella che ha meglio lavorato è la Roma. Burdisso e Borriello (Adriano rimane un’incognita troppo grande per poter essere giudicata) completano perfettamente il quadro tattico di Ranieri. Burdisso ormai è uno di casa, Borriello invece è la prima punta che mancava. Con un impianto di gioco ormai collaudato e un entusiasmo alle stelle i giallorossi saranno ancora lì, a lottare per il titolo. Menez è più di un’alternativa, Simplicio un centrocampista utilissimo nella rotazione. I debiti della famiglia Sensi non hanno impedito di condurre una campagna acquisti attenta e lungimirante.



di Luca Paradiso

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