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martedì 11 maggio 2010

Il valzer delle panchine

Tutto ruota intorno alle big. Inter, Juve e Milan potrebbero, la prossima stagione, presentarsi ai ranghi di partenza con una grossa novità: un nuovo allenatore.



La Juventus è alle prese con il nodo Benitez. A Torino l'unica certezza è che Zaccheroni da lunedì non sarà più il tecnico della Vecchia Signora. Il contratto scadente il 30 giugno non verrà rinnovato. Il tecnico romagnolo non ha saputo mettere in difficoltà le dirigenza né conquistare quel quarto posto per il quale era stato assunto. Per la prossima stagione l'obbiettivo numero 1 è e rimane Rafa Benitez. Il mister del Liverpool, dato per sicuro qualche settimane fa, sembra essersi allontanato. 
Chi ha fatto il passo indietro? Voci parlano di un ripensamento del nuovo presidente Andrea Agnelli, non convintissimo di ingaggiare l'attuale tecnico dei reds. Dall'Inghilterra invece rimbalza il rumors che vedrebbe Benitez disposto ad accettare la panchina della Juve solo se gli venissero concessi pieni poteri anche in sede di calciomercato. Il possibile arrivo di Marotta come dg precluderebbe tale opportunità. La difficoltà inoltre di vedersi riconosciuta una sostanziosa buonuscita dal Liverpool spingerebbe Rafa a temporeggiare. La Juve però ha fretta.
All'orizzonte ecco spuntare altre possibili scelte. Mai tramontata la pista Prandelli potrebbe essere Del Neri il nome a sorpresa. Con Marotta dietro alla scrivania si potrebbe ricostruire quella coppia che a Genova ha fatto già molto bene. Del Neri sembra maturo per una grande opportunità. Tecnico rigido e preparato ha fallito sulle panchine di Roma e Porto. Tuttavia in entrambe i casi si trovò davanti situazioni non semplici. In Portogallo era il primo anno post-Mourinho, a Roma fu il successore di Capello. Due squadre vincenti giunte al termine del proprio ciclo. Alla Juve sarebbe diverso. Dovrebbe ricostruire o meglio costruire una squadra in grado di tornare ad alti livelli. Chi meglio di un vero uomo di campo come Del Neri potrebbe provarci?


E se dietro ai tentennamenti di Benitez ci fosse l'Inter? A Milano temono l'addio di Mourinho. Soprattutto se dovesse arrivare il triplete lo Special One potrebbe dire addio e tentare l'avventura spagnola, sponda Real. A Mourinho piacciono le sfide. Dopo aver reso l'Inter protagonista anche in Europa lo attende un'altra prova, quella forse più difficile, ma ambita da ogni tecnico: guidare le merengues. Moratti non si è ancora espresso in merito ma necessariamente ha iniziato a guardarsi intorno. Benitez è sulla lista come anche Blanc e il sempre stimato Prandelli. Se Mourinho volerà in Spagna a Milano non vogliono farsi cogliere impreparati.
Perché lasciare Milano dopo aver costruito una grande squadra, dalle ottime prospettive per tentare l'avventure madrilena dove invece è necessario rifondare e soprattutto c'è la concorrenza del Barcellona? Perché a Mourinho piacciono le sfide.



Infine il Milan. Quale futuro in panchina? Leonardo ha ormai salutato. Van Basten non è disponibile. Ha accusato problemi fisici ma forse ha fiutato l'aria che tira dalle parti di Milanello e ha preferito non accettare. Sarà Tassotti o Galli se davvero i rossoneri vorranno continuare nella politica “il Milan ai milanisti”. In preallarme però c'è anche Allegri. Il tecnico ex Cagliari non ha il pedigree rossonero ma il calciomercato spesso ci ha abituati a non rispettare le dichiarazioni ufficiali.

Tutte le altre panchine si sistemeranno di conseguenza. Dalle grandi alle piccole... effetto cascata.


Luca Paradiso

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