Il blog che tratta di calcio e di tutto ciò che ruota intorno allo sport più amato: Serie A, coppe europee, campionati stranieri, calciomercato, approfondimenti tattici, competizioni tra nazionali

giovedì 6 maggio 2010

Totti, Totti, Totti… nessuna giustificazione

Che non sarebbe stata una partita tranquilla lo si poteva tranquillamente prevedere soprattutto dopo gli eventi di Lazio-Inter. La finale di Coppa Italia era per la Roma l’occasione della rivincita, una sorta di spareggio virtuale. I giallorossi volevano dimostrare il proprio valore e manifestare che l’ultimo sorpasso dell’Inter non rispecchia il giusto e corretto andamento del campionato.

Una tensione eccessiva che già dai primi minuti è stata evidente. Burdisso e Perrotta hanno fin dai primi minuti messo in campo un’elevata carica agonistica.

Nel calcio però non sempre si può vincere, anzi. Forse la Roma non lo ha capito e Totti in primis non lo ha accettato.

Il suo fallo su Balotelli, ultimo di una serie che ha coinvolto anche Milito e Motta, non ha giustificazioni, neppure le presunte offese ricevute nel corso della partita, neppure gli screzi dello scorso anno. Un campione non si lascia andare in simili comportamenti, soprattutto in un clima già isterico. Se dopo il derby venne accusato per il gesto dei pollici verso il basso oggi nessuno lo ha pubblicamente richiamato. Forse perché la vittima prescelta è Balotelli, ragazzo cattivo per antonomasia? E quello che è successo dopo la gara, con l’accoltellamento di un tifoso dell’Inter è collegabile al clima da corrida degli ultimi minuti della gara?

Curiosamente anche Zidane utilizzò la giustificazione delle offese dopo il rosso della finale di Berlino.

Saper perdere…. bisognerebbe impararlo.


Luca Paradiso

Nessun commento:

Posta un commento