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lunedì 28 febbraio 2011

Cose da Zamparini

Palermo gli sarà per sempre riconsociente. Zamparini ha riportato i rosanero in serie A, ha fatto arrivare in Sicilia ottimi giocatori, ha scovato giovani dal futuro assicurato. Nelle ultime stagioni la sua squadra ha garantito bel gioco e spensieratezza alla serie A. Lui, famigerato mangiallenatori, sembrava avesse trovato un equilibrio con Delio Rossi: una coppia perfetta. La Champions sfiorata lo scorso anno, le dichiarazioni dopo le prime sconfitte della stagione in corso: “Rossi può perdere anche quattro partite e non rischia niente”. Oggi, due mesi dopo, è tutto diverso.



Delio Rossi con la roboante sconfitta di ieri sera ha chiuso la sua esperienza a Palermo. Sette reti al passivo e una squadra allo sbando. Ultimo episodio di un mese orribile, colorato dai botta e risposta tra presidente e tecnico. Il Palermo ha iniziato a perdere quando il suo presidente ha ripreso a fare quello che, nella sua lunga carriera, ha spesso fatto: mettere in discussione gli allenatori.





Accuse continue alla gestione della rosa, alla disorganizzazione difensiva, all'incapacità di rendere ermetica una squadra nata per attaccare. Rossi ha fatto il possibile. Senza i difensori titolari ha dovuto arrangiarsi e puntare su atleti non all'altezza. Come quel Andelkovic, scovato in Slovenia da Zamparini, ma incapace di seguire le orme di Ilicic e Bacinovic. Alla ricerca continua del colpo dell'anno Zamparini ha provato a battare mercati finora sconosciuti. In alcuni casi ci ha visto giusto, in altri ha sbagliato. Capita anche ai migliori, ma perchè poi buttare la croce addosso all'allenatore? Che colpe ha Rossi se contro il Bologna i suoi difensori si fanno espellere e al 90' non riescono a contrastare lo stacco aereo di Paponi? Poche, senza alternative in rosa.





Pesa invece la delegittimazione che ha subito Delio Rossi. Messo alla berlina come mai un presidente dovrebbe fare, il tecnico ha pagato una squadra distratta dalle voci di mercato e pronta ad attribuire le ragioni di una sconfitta al tecnico. Se lo fa il presidente perchè non dovrebbbero farlo i giocatori? Quanti problemi si sarebbero evitati presidente se invece di sbanderare ai quattro venti il proprio disappunto per il modo di lavorare di Rossi avesse avuto l'accortezza di parlare a quattr'occhi con il proprio allenatore? Forse il Palermo avrebbe qualche punto in più e sarebbe ancora in corsa per qualcosa di importante.

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