Il blog che tratta di calcio e di tutto ciò che ruota intorno allo sport più amato: Serie A, coppe europee, campionati stranieri, calciomercato, approfondimenti tattici, competizioni tra nazionali

lunedì 21 febbraio 2011

La Roma si affida ad “areoplanino” Montella per ritrovare la rotta

Se un tecnico arriva a rassegnare la dimissioni significa che davvero la situazione è compromessa. Ranieri ha deciso di fare un passo indietro dopo la sconfitta beffa di Marassi. La rimonta subita dai giallorossi è la fotografia di una squadra debole nella testa prima che nelle gambe. Superficiale, nel momento in cui mai avrebbe dovuto esserlo, debole di testa e senza una guida solida la Roma punta adesso su Vincenzo Montella per salvare il salvabile. C'è ancora una Champions Legaue da onorare, con una rimonta difficile ma non impossibile, e un campionato da chiudere almeno in quarta posizione. Il rischio di terminare alle spalle della Lazio è reale e a Trigoria non sarebbe particolarmente gradito.

Ranieri paga per colpe anche non sue. Lo scorso anno fu capace di guidare uno spogliatoio difficile e pilotarlo a un passo dallo scudetto. Quest'anno non ha saputo ripetere l'impresa. Si è ormai perso il conto di quanti atti di insubordinazione hanno visto protagonisti i calciatori della Roma. I malumori di Vucinic, i labiali di Borriello, il peso di Totti, l'assenza di Pizzarro, non sono che i casi più clamorosi, avvenuti sotto l'occhio attento delle telecamere. I proprietari americani stanno arrivando, sono all'orizzonte, ma non hanno ancora preso possesso. L'anarchia regna sovrana.

Anche Ranieri ha delle colpe. Il mister non ha saputo dare un'identità precisa alla squadra, nè a livello tattico, nè dal punto di vista caratteriale.  In attacco la rosa permette rotazioni e scelte. Tuttavia il turnover scelto è sembrato discutibile. Perchè non puntare sui calciatori più in forma invece che su una continua alternanza degli interpreti. Se Menez è davvero decisivo perchè non metterlo al centro del progetto? La difesa inoltre è diventata un colabrodo. La stessa linea inperforabile lo scorso anno ha regalato gol e occasioni ad ogni avversario.

Il cambio della guida tecnica dovrebbe dare quella scossa che si cerca ogni volta di fronte a situazioni del genere. Montella tuttavia non ha esperienza in panchina. È stato un grande ex, amato da tutto il popolo giallorosso per quei gol che portarono lo scudetto. Non ha ancora un profilo da allenatore, nè il tesserino necessario per sedere in panchina. Dovrà portare serenità. Conosce bene Trigoria e le sue dinamiche. Può bastare?






Nessun commento:

Posta un commento