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sabato 19 febbraio 2011

Il Chelsea saluta anche la Fa Cup


Dopo la Premier League i blues di Ancelotti salutano anche la Fa Cup. Contro l'Everton nel replay del 5° turno il Chelsea viene infatti sconfitto ai rigori dopo 120 minuti di partita terminati per 1 a 1, 0 a 0 al 90°. Ad Ancelotti rimane adesso una sola possibilità per non diventare il manager della peggiore stagione della storia recente dei blues (Scolari escluso): vincere la Champions League. 

Contro l'Everton la sconfitta è immeritata, ma non per questo meno difficile da digerire. Terry e compagni creano alcune interessanti occasioni da rete ma la mira degli avanti londinesi è davvero sballata. Soprattutto Lampard fallisce almeno un paio di situazioni non difficilissime. Il numero 8 pare sempre fare la scelta sbagliata quando mette piede dentro l'area avversaria. Nel supplementare è lui l'autore del momentaneo vantaggio, una rete che in parte lo riabilita degli errori precedenti. Senza i nuovi acquisti, Torres e Luiz, Ancelotti si affida a Drogba come terminale offensivo. Il centravanti però conferma il proprio momento no. Mai un guizzo, una giocata, una conclusione pericolosa verso la porta avversaria. Sicuramente fa peggio il compagno Anelka. Entrato al termine dei tempi regolamentari della sua partita si ricorda solo il rigore sbagliato. Un penalty mal tirato, senza rincorsa, quasi senza quella cattiveria di chi ha sul piede l'occasione per rendere meno difficile il momento già non semplice della propria squadra. 

L'Everton non crea granché in fase offensiva. Gioca una buona gara fino alla trequarti, mostrando evidenti limiti offensivi. Soffre nella ripresa quando il Chelsea preme maggiormente. Rischia di andare in vantaggio con Fellaini che però si fa trovare oltre la linea dei difensori sulla respinta di Cech. Con Baines su punizione riesce a trovare il pari quando ormai manca un minuto al termine dei supplementari. Come spesso succede in questi casi, ai rigori i toffees riescono a spuntarla grazie agli errori di Anelka e Cole. 

Adesso con un obbiettivo in meno da raggiungere, 120 minuti sulle gambe e inevitabili polemiche, Ancelotti deve preparare la prossima fondamentale gara, quella di martedì contro il Copenaghen. Ci saranno anche i nuovi acquisti, ma dovrà cambiare lo spirito di una squadra che sembra aver perso quella strapotere fisico che negli anni gli ha garantito tanti successi.

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