Il blog che tratta di calcio e di tutto ciò che ruota intorno allo sport più amato: Serie A, coppe europee, campionati stranieri, calciomercato, approfondimenti tattici, competizioni tra nazionali

venerdì 18 febbraio 2011

Il giovedì di Europa Legaue

Ma siamo sicuri che l'Europa League sia davvero una coppetta di poco conto? In Italia le società lo pensano e la vedono soprattutto come un fastidio. Una torneo dove poter sperimentare, fare turnover e magari rimediare anche figure non proprio onorevoli. Alla buona faccia del ranking, della quarta squadra in Champions League e della sempre maggiore concorrenza che nei prossimi anni subiremo anche da Francia, Russia, Portogallo e Olanda. Se Galliani vorrebbe che il punteggio fosse calcolato in maniera separata tra le due coppe sarebbe meglio rispondere che, diversamente da ciò che avviene in Italia, le regole della Uefa non si cambiano in corsa per far comodo a tizio o caio. Discorso sentito e risentito, ma sempre più veritiero


Sbirciando il tabellone e seguendo il giovedì europeo però posso dire che sono state tante le partite interessanti. Merito anche dei rinforzi provenienti dalla Champions League e dal fatto che diversi club, ormai lontani dalla vetta dei propri campionati, fanno della Uefa un obbiettivo importante.

Il sorteggio poi ci ha messo del suo proponendo interessanti incroci già a partire dai sedicesimi di finale. Onestamente non vedo tutta questa differenza tra un Valencia-Schalke e un Siviglia-Porto. Le migliori, come normale, sono ancora tutte in Champions. Ma l'Europa League non merita assolutamente l'appellativo di coppa secondaria.



Il Porto per esempio, dominatore in Portogallo, ha trovato sulla sua strada una squadra sempre temibile come il Siviglia e al Pizjuan ha vinto. Il Manchester City invece in Grecia, con l'Aris Salonicco, ha giocato al risparmio, rimediando uno 0 a 0 che dovrebbe metterla al sicuro da spiacevoli sorprese, ma lascia aperto il discorso qualificazione. L'Aris vantava una striscia importante di risultati casalinghi ma la sua rosa è sicuramente inferiore a quella a disposizione di Mancini.



Interessante anche la partita tra Benfica e Stoccarda. Per i due club la coppa rappresenta una vera ancora di salvataggio di una stagione altrimenti priva di soddisfazione. In patria il Benfica deve fare i conti con l'imbattibile Porto, lo Stoccarda invece, penultimo, deve cercare di salvare la categoria. Ne è venuto fuori un 2 a 1 che lascia apertissimo il discorso qualificazione.



Il Liverpool gioco male, quasi in preda a una dose di sonnifero e regala uno 0 a 0 noiosissimo all'esordiente Kenny Dalglish. Il Re infatti era alla sua prima da manager in Europa. Ad Anfield tra una settimane servirà qualcosa in più per superare i coriacei, ma mediocri avversari dello Sparta Praga. Curiosità: capitano dello Sparta è quel Repka “ammirato” anni fa con la maglia della Fiorentina.



Contro lo Young Boys lo Zenit di Spalletti perde 2 a 1 dopo essere passato in vantaggio. Sarà colpa del lungo stop invernale? A pochi chilometri di distanza, a Basilea, lo Spartak Mosca vince invece per 3 a 2...




Finisce 0 a 0 tra Napoli e Villareal. È stata una piacevole partita, con gli azzurri bravi a gestire i momenti della gara e con almeno un paio di buone occasioni. I gialli spagnoli non producono grandi pericoli e badano soprattutto a rimandare i giochi alla gara di ritorno, tra 7 giorni al Madrigal.

Nessun commento:

Posta un commento