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mercoledì 23 febbraio 2011

Anelka regala la vittoria al Chelsea di Ancelotti


Ancelotti sa di essere in bilico. I risultati fin qui deludenti non gli possono far dormire sonni tranquilli. Il suo Chelsea è ormai in corsa solo in Champions League. Quella di ieri sera era una gara decisiva e un’eventuale sconfitta avrebbe potuto spingere Abramovich a esonerare immediatamente il tecnico. Questa precarietà è testimoniata da molte situazioni. Prima della gara con il Copenaghen, oltre alle dichiarazioni di facciata della conferenza stampa, l’allenatore italiano ha mostrato alcune incertezze riguardanti il suo futuro. La speranza di rimanere a Stamford Bridge  ha preso il posto della sicurezza di continuare l’avventura. Piccole variazioni lessicale che però mostrano la realtà dei fatti. Il mercato invernale inoltre avvalora la tesi. Davvero Ancelotti voleva Torres? L’attaccante ex Liverpool è sicuramente un ottimo investimento futuro, il degno erede di Drogba ormai vicino al saluto. Tuttavia per vincere subito qualcosa di importante i blues necessitavano di rinforzi a centrocampo. Essien e Lampard a parte non ci sono nella rosa calciatori di livello internazionale. Ramires ha deluso e fatica a inserirsi. Mikel è un buon rincalzo. Si deve tenere presente inoltre che l’età avanzata di alcuni calciatori e gli innumerevoli infortuni hanno fatto perdere alla squadra quella superiorità fisica che negli anni ha costituito la base di tante vittorie. Ancelotti si trova quindi a gestire una squadra simile al suo ultimo Milan: avanti con gli anni e alla fine di un ciclo.

Fiutando il pericolo il tecnico ha quasi abiurato le sue convinzioni tattiche e contro il Copenaghen ha riproposto il 4-4-2. Un modulo sempre valido nelle situazioni di difficoltà perché capace di garantire compattezza e copertura degli spazi. Contro una squadra nettamente inferiore come il Copenaghen, cenerentola delle 16 rimaste in corsa, Ancelotti ha piazzato Ramires sull’out di destra, un centrocampista adattata a quella posizione, e Malouda sulla sinistra. In avanti Anelka alle spalle di Torres. Per l’ivoriano è l’ennesima panchina dall’arrivo del Nino. Lo spagnolo è stato pagato tanto e quindi deve giocare. Didier è ormai alla fine della sua esperienza. I due difficilmente possono coesistere in questo difficile momento, quindi Ancelotti deve scegliere.

La vittoria per 2 a 0 chiude il discorso qualificazione e permette al Chelsea di indirizzare ogni energia sui prossimi quarti di finale e sulla rincorsa al quarto posto in Premier. Un risultato che però non può far pensare a una squadra fuori dalla crisi.

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