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lunedì 14 febbraio 2011

Arsenal - Barcellona: il match

Domani sera, dopo la lunga pausa invernale, riprende la Champions league. La competizione più bella e affascinante riparte con la formula tanto spettacolare delle gare ad eliminazione diretta. Centottanta minuti per scegliere la più forte. Adrenalina pura. 

Il calendario si è divertito a regalare grandi sfide e intrecci dall'esito abbastanza scontato. Il Chelsea per esempio, almeno sulla carta, non dovrebbe faticare più di tanto contro il Copenaghen. Sarà invece bella ed emozionante la gara tra Arsenal e Barcellona. Gli uomini di Wenger, per il secondo anno consecutivo, trovano sulla propria strada i catalani. Chissà che i gunners, subito dopo il sorteggio di dicembre, non abbiano maledetto quel secondo posto in un girone alla portata. 

Tuttavia se in Europa c'è una squadra che più di altre si avvicina ai tanto decantati, giustamente, blaugrana quella è proprio l'Arsenal. Tra i due club esiste un legame rintracciabile anche nelle recenti sessioni di mercato. Overmars, Henry, Hleb sono solo alcuni dei tanti che hanno lasciato Londra per la Catalogna. Molto spesso ci ha guadagnato l'Arsenal. Fabregas invece è il tormentone che ad ogni sessione di mercato si ripropone. 

Il Barcellona ha uno stile di gioco inconfondibile, collaudato e redditizio. L'Arsenal pure. A livello di qualità le due squadre giocano in maniera simile, seppure con alcune diversità dettate dalle diverse caratteristiche dei calciatori. Entrambe sfruttano molto il possesso palla e le triangolazioni strette. 

Il Barcellona si può battere in 2 modi. Affrontandolo a viso aperto e contrapponendo gioco al gioco, oppure tentando di chiudere ogni spazio e realizzando la gara difensiva perfetta (vedi Inter al Camp Nou). Per qualità di giocatori l'Arsenal non può tentare questa seconda strada. Se vuole passare il turno deve imporre il proprio gioco, fare la propria partita, imbastire le proprie trame. Se decide di abbassarsi ed aspettare gli avversari è già fuori.

La caratteristica principale del Barcellona (oltre al possesso palla) è la capacità di recuperare palla nella metà campo avversaria. Una volta perso il possesso i catalani non corrono all'indietro, a difesa della propria porta, ma vanno subito alla riconquista del pallone. Fanno pochi metri in avanti, per evitare di farne decine all'indietro. L'Arsenal dovrà quindi essere bravo ad evitare la prima linea di pressing. Una volta superato il primo attacco sarà possibile conquistare la metà campo avversaria. Il Barcellona non è abituato a subire la pressione degli avversari. Nella Liga non succede quasi mai. Non ha una linea di grandi difensori e sulla destra un Walcott che ha voglia di giocare può mettere in difficoltà Maxwell.

Se comunque il sorteggio voleva regalarci un bel ottavo di finale c'è sicuramente riuscito. Non finirà come lo scorso anno, 4 a 1 al Camp Nou. Allora i gunners arrivarono decimati dagli infortuni, senza Song e Fabregas e con diversi semiesordienti in campo.

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