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mercoledì 2 giugno 2010

I 23 di Lippi

Buffon, Maggio, Cannavaro, Chiellini, Zambrotta, De Rossi, Pirlo, Marchisio, Di Natale, Iaquinta, Gilardino.... potrebbe essere questa la formazione che il 14 giugno affronterà il Paraguay nell'esordio mondiale.  

Lippi ha scelto i 23: fuori Sirigu, Cassani, Cossu, Rossi e Borriello. Soprattutto in avanti le gerarchie non erano chiare.


Perché rinunciare al centravanti del Milan? In rosa ci sono già 3 centravanti (Gilardino, Pazzini e Iaquinta) e il ct ha preferito puntare su un'attaccante, Quagliarella, in grado di giocare anche come punta esterna. E Rossi? L'attaccante del Villareal paga una stagione in tono minore e la volontà di Lippi di circondarsi di calciatori soprattutto forti fisicamente.

Nel 4-2-3-1 ipotetico sarà Marchisio il trequartista. Un ruolo che lo juventino non ha mai ricoperto e che, evidentemente, interpreterà in maniera simile al Perrotta della Roma spallettiana. Sarà un'incursore in grado di accompagnare l'azione e andare in pressione sul regista avversario.

Manca il giocatore di classe, ma non è una novità. Fuori Totti solo Cassano avrebbe potuto accendere le fantasie dei tifosi. Ma la vicenda è ormai nota. Sarà un'Italia operaia. Un gruppo compatto che punterà su organizzazione e collettivo.

Spagna, Argentina, Brasile, Inghilterra e Olanda sembrano inavvicinabili.

Le furie rosse hanno un centrocampo impressionante: Xavi, Iniesta, Fabregas, Xabi Alonso. Tanti palleggiatori che, dopo l'Europeo 2008, hanno capito di poter essere anche vincenti. In attacco Villa – Torres è una coppia fantastica. Per gli iberici il mondiale sudafricano è la grande occasione. Sono loro la grande favorita.

Il Brasile è sempre il Brasile. Kakà è la stella. L'ex Milan vorrà riscattare la stagione un po' deludente. Dietro il blocco Inter e Juan garantiscono concretezza. Melo avrà superato le amnesie juventine?

L'Argentina ha una sola incognita: l'allenatore. Le scelte di Maradona hanno fatto discutere. Lasciare a casa Zanetti e Cambiasso e portare Bolatti non sembra una scelta azzeccatissima. Relegare Milito, attaccante in gran forma e in grado di giocare anche per la squadra, in panchina per preferirgli l'egoista Higuain fa discutere. Hanno Messi ed è un buon punto di partenza. Sarà proprio la pulce il fattore determinante per il cammino dell'albiceleste.

L'Inghilterra è squadra solida, costruita ad immagine e somiglianza del suo tecnico. Rooney è il suo valore aggiunto. A centrocampo Gerrard, Lampard, Barry, in difesa Terry, Ferdinand.. una squadra davvero tosta. L'unico punto interrogativo riguarda il portiere. Capello non ha ancora deciso se puntare sull'esperto James (soprannominato “calamity” per la capacità di calamitare le papere) o su Green.

L'Olanda, come spesso nel passato, ha tanta qualità offensiva: ottimi centrocampisti e giocatori offensivi, ma una difesa un po' ballerina. A Euro 2008 dopo il 3 a 0 rifilato agli azzurri sembrava dovesse spaccare il mondo... l'eliminazione agli ottavi riportò gli orange alla dimensione originaria: quella di eterna incompiuta.


Luca Paradiso

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