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martedì 30 marzo 2010

Diego Della Valle lascia la Fiorentina

Diego Della Valle, patron e presidente onorario della Fiorentina, ha deciso di lasciare. Al termine del consiglio d’amministrazione straordinario odierno il numero uno della Tod’s con un comunicato ufficiale ha comunicato di voler abbandonare il ruolo fin’ora ricoperto. Nel comunicato si legge l’invito al popolo viola, a quei tifosi che realmente vogliono bene alla Fiorentina di continuare a sostenere quanti, come il fratello Andrea hanno lavorato e continuano a lavorare per il bene della società.

Una decisone maturata in seguito al mancato appoggio ricevuto dal popolo viola nella disputa, fin’ora solo verbale, con il tecnico Prandelli relativa al suo possibile e vociferato passaggio alla Juventus la prossima stagione. Ultima goccia di un vaso ormai già traboccante.

Nei giorni scorsi si era sviluppato uno scontro mediatico tra dirigenza e allenatore in merito ai progetti futuri della società. Della Valle aveva chiesto a Prandelli di smentire in maniera precisa l’ipotesi di un suo passaggio in bianconero, ricordando al tecnico l’esistenza di un contratto con scadenza giugno 2011. L’allenatore nella conferenza stampa precedente alla sfida con l’Udinese di domenica scorsa ha interpretato le parole di Della Valle come un “licenziamento”. Già in passato infatti il tecnico aveva esposto la sua disponibilità a legarsi ai viola anche per il futuro. Invece il fatto che nelle dichiarazione del presidente non venisse contemplata l’idea di proseguire pure oltre la scadenza del contratto e l’importanza che la proprietà ripone nel progetto Cittadella viola, anteponendo tale costruzione ai progetti di rafforzamento della rosa avrebbero impensierito il mister.

Il deciso appoggio che al termine della gara con l’Udinese il pubblico del Franchi ha tributato a Prandelli ha convinto Della Valle a ritenere concluso il rapporto con una tifoseria ormai non più in sintonia con la proprietà.

Della Valle tuttavia avrebbe interpretato l’atteggiamento del pubblico viola come un atto di ingratitudine verso una dirigenza in grado di rendere grande la Fiorentina. Gli ostacoli incontrati nel progetto di costruzione della Cittadella viola, investimento necessario per garantire maggiore stabilità economica alla società e le recenti polemiche con il tecnico hanno incrinato un rapporto non più idilliaco tra Firenze e la famiglia Della Valle.


Il comportamento del pubblico viola però non è necessariamente da interpretare come un atto contro Della Valle ma solo il tributo ad un tecnico negli anni capace di garantire una crescita costante della compagine viola. Un lavoro che ha avuto nella sinergia tra tecnico, dirigenza e proprietà uno sei punti forti. Privarsi di Prandelli significherebbe rimettere in gioco tutto, voltare pagina e sperare che il futuro possa essere roseo come lo è stato il passato.


Della Valle ha acquistato la Fiorentina, allora Florentia, in serie C2 dopo il fallimento e grazie a investimenti importanti e mirati l’ha portata tra le top 16 d’Europa, estromessa agli ottavi di finale di Champions League dal Bayern Monaco e dalle note sviste arbitrali.

Luca Paradiso

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