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mercoledì 3 marzo 2010

Lippi sceglie la difesa a tre. È solo un esperimento?


Nell’ultima amichevole premondiale il c.t. Marcello Lippi ha deciso di rispolverare la difesa a tre. Nella gara contro il Camerun Bonucci, Cannavaro e Chiellini formeranno la linea arretrata, sugli esterni Maggio e Criscito. Saranno quindi ben cinque i difensori in campo questa sera. Maggio infatti nelle precedenti apparizioni è sempre stato schierato come terzino. Dei cinque solo Bonucci è abituato a giocare con un sistema diverso. Il Bari di Ventura schiera infatti 4 difensori in linea. Con l’avvento di Zaccheroni la Juve ha iniziato a utilizzare la linea a tre, alternandola con quella a quattro. Proprio questo cambiamento tattico che coinvolge la squadra maggiormente rappresentata in nazionale può aver spinto Lippi a sperimentare un modulo tattico diverso che, all’occorrenza, potrà essere utile.

La mancanza di alternative ai vari Grosso e Zambrotta, fermi ai box da tempo e lontani dalla forma del 2006, spinge Lippi a sperimentare. È l’ultima occasione per farlo prima delle partite vere, quelle del dentro o fuori. Il fatto che sempre più squadre nel nostro campionato preferiscono giocare con tre difensori centrali (Genoa, Napoli, Juve) rappresenta un’inversione di tendenza. Erano anni ormai che le squadre di vertice avevano nella linea a quattro un punto fisso. Due centrali e due terzini fluidificanti per coprire meglio il campo ed avere spinta sulle fasce.

La carenza di esterni offensivi di ruolo eleggibili per il Sudafrica potrebbe imporre l’abbandono del classico 4-4-2. In Germania sugli esterni giocarono prevalentemente Camoranesi e Perrotta, quest’ultimo un centrocampista adattato all’occorrenza. Il disastro in Confederation cup nell’estate scorsa ha fatto accantonare per il momento l’idea del 4-3-3. Il recupero di Borriello potrebbe però essere utile anche per riproporre questo modulo, lo stesso adottato dal Milan. L’incognita Totti pesa anche in chiave tattica. Se decidesse di dire si il capitano della Roma potrebbe essere quella seconda punta adatta a giocare alle spalle di un centravanti forte fisicamente (Gila o Borriello). E se Cossu, già elogiato dal presidente di Laporta, dovesse ben figurare e convincere Lippi di avere tra le mani un giocatore di talento? Sono ancora tanti i punti interrogativi che circondano la nazionale a soli tre mesi dal torneo mondiale. La gara di questa sera potrebbe fornire indicazioni utili.


Luca Paradiso

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