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sabato 13 marzo 2010

Il crollo di Catania è l’ultima tappa di un mese da dimenticare


L’Inter perde 3 a 1 contro il Catania dell’ex Mihajlovic e dilapida un vantaggio che solo un mese fa sembrava incolmabile. Il rischio adesso è quello di svegliarsi lunedì mattina con il Milan a -1 e la Roma a - 4. Si può dire che il campionato è ufficialmente riaperto. Nelle ultime sei gare la squadra di Mourinho ha raccolto solo una vittoria, a Udine, quattro pareggi e una sconfitta: 7 punti, media retrocessione. Nel mezzo c’è stata anche la sfida al Chelsea, l’unica gara nella quale i nerazzurri hanno mostrato il proprio valore.


Con il ritorno a Londra che incombe la squadra di Mourinho deve ritrovare quella compattezza smarrita. Una difesa che sembrava imperforabile è caduta sotto i colpi di un Catania apparso più pronto dal punto di vista atletico. Il problema sembra proprio questo: la stanchezza di molti uomini fondamentali. Maicon sta attraversando un periodo di appannamento. La mancanza di alternative in quel ruolo ha costretto il terzino brasiliano agli straordinari. Da inizio anno, esclusa la Coppa Italia, non ha mai potuto tirare il fiato. Cambiasso non ha ancora acquisito quella forma che lo ha reso uno dei migliori interpreti del ruolo. Gli infortuni lo hanno condizionato, la squalifica recente non gli ha permesso di acquisire il ritmo giusto. Nella sfida in Champions la sua rete è stata decisiva e potrebbe pesare in chiave qualificazione. La sostituzione contro il Catania ha sorpreso un po’ tutti, soprattutto perché al suo posto è entrato Muntari, giocatore inadatto a tenere da solo l’intero centrocampo e a gestire la palla. Eto’o non è quel giocatore ammirato ed esaltato nel Barcellona. In maglia nerazzurra non si è ancora visto il suo reale valore. Costretto a giocare in modo diverso sta mostrando tanto impegno e voglia di sacrificarsi ma al camerunense si chiedono soprattutto i gol. Balotelli è un’incognita. Il ragazzo ha talento ma dei comportamenti troppo incostanti. La recente scelta di Mino Raiola come procuratore inoltre sembra anticipare un nuovo tormentone in chiave mercato. L’agente è un campione nel far venire mal di pancia improvvisi ai propri assistiti. Ibrahimovic insegna.



L’incombenza del ritorno in Coppa può aver condizionato la partita contro il Catania ma la crisi ha radici più profonde. I pareggi a Parma e a Napoli non sono da Inter. Quello contro la Sampdoria è arrivato al termine di una gara particolare con le due espulsioni nei primi 45 minuti. Contro il Genoa è stata una gara giocata male nella quale l’Inter non ha saputo imporre il proprio gioco. Nel mezzo la vittoria a Udine, in piena emergenza per via degli squalificati. Nei momenti più difficili la squadra di Mourinho, anche lo scorso anno, ha mostrato di saper tirare fuori il meglio, il carattere necessario. Martedì a Stamford Bridge serve proprio questo.



Luca Paradiso

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